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Corni di Canzo(m. 1362)

Località di partenza: Canzo(LC), m. 480.

Località di arrivo: Valmadrera(LC), m. 250.

Dislivello: + m. 882 - m. 1082.

Tempo di percorrenza: salita 3h00' fino al rifugio S.E.V. + discesa 2h30'.

Segnavia: 1 in salita; 4, 2, infine 7 in discesa.

Difficoltà: E

Accesso automobilistico: A26 fino a svincolo A4 verso Milano, proseguire per Venezia ed uscire a Sesto S.Giovanni, dopodiché SS36 fino all'uscita di Civate. Quindi proseguire per Erba/Como fino ai cartelli indicatori per Canzo. Si consiglia di parcheggiare dietro al cimitero.

Lasciamo il parcheggio di Canzo imboccando la Salita di S.Anna, seguendo l'indicazione di cartelli marroni che indicano anche per Fonti di Gaium. Quando si ritorna a camminare per le vie del paese, ignoriamo i cartelli per Gaium. Abbandoniamo l'asfalto in corrispondenza di una secca svolta a sinistra della strada, ove noi imbocchiamo un sentiero sulla destra, contrassegnato da rettangoli rossi, che ci introduce nella Val Ravella.
Dopo pochi minuti si giunge ad un bivio, ove prendrermo il sentiero contrassegnato dal segnavia 1, che, con una breve salita nel bosco, ci porta su una strada interpoderale magnificamente acciottolata che termina al rifugio IIIAlpe. Se non fosse per qualche auto che, di tanto in tanto transita, Don Abbondio ed i Bravi potrebbero nascondersi dietro ogni tornante.
Senza uscire dal bosco né abbandonare la strada interpoderale in 45 minuti si giunge alla I Alpe Grasso m. 725, possiamo concederci poi una sosta al rifugio III Alpe (m 800, ore 1.15). Il sentiero prosegue comune a molti itinerari fino a raggiungere in pochi minuti un bivio, ove imboccheremo il ramo con la salita più accentuata, indicato sempre dal segnavia 1. I nostri passi si susseguono all'ombra di noccioli selvatici che, però mai celano del tutto la vista del Corno Occidentale, ne'il Monte Cornizzolo alla nostre spalle che degrada verso l'alta Brianza.
Quando stiamo per uscire dal bosco, un'indicazione ci segnala che, prendendo la traccia a destra, si arriva in breve all'attacco della via ferrata del Venticinquennale. Arrivati in cresta (m. 1210, 2h30'), la vista può finalmente spaziare su Bellagio, sul Lago di Como e sulle Grigne; ora il nostro sentiero prosegue prerssoche' in piano all'ombra dei Corni e di maestosi faggi fino al rifugio S.E.V. (m. 1225, 3h00').
La Bocchetta di Luera (m. 1271, 0h15' dal rifugio) segnavia 4, separa il Corno Orientale da quello centrale ci regala una splendida visione anche sul Resegone.
Da questo punto ha inizio la discesa, inizialmente piuttosto ripida che sempre tra noccioli selvatici, ci porterà alla Colma di Ravella (m. 997, 1h10' dal rifugio).
Da questo punto si dipartono numerosi sentieri: a destra ritorneremo al rifugio III Alpe, se proseguissimo sul versante opposto rispetto a quello da cui siamo scesi arriveremmo al Monte Prasciuto, a sinistra scendiamo a Valmadrera con il segnavia 2. Dalla Colma di Ravella, in pochi minuti si giunge all'acqua del Fo', una sorgente che affiora all'ombra di un imponente faggio, ed al Corno Rat (m. 906, 1h30' dal rifugio).
A questo punto il sentiero volge decisamente a sinistra fino ad arrivare alla Fontana di Sambrosera (m. 716, 1h45' dal rifugio); oltrepassatala, con ampie svolte si discendono le pendici della Val Boa fino a raggiungere la cappelletta VARS e la frazione Belvedere (m 290, ore 2.30 dal rifugio).
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