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Col Tournalin (m. 3154)

Località di partenza: parcheggio sottostante fraz Cheneil (Valtuornenche), m. 2050.

Dislivello: 1104 metri.

Tempo di percorrenza complessivo: 3h30'.

Segnavia: 30.

Difficoltà: EE

Accesso automobilistico: autostrada A5 fino all'uscita di Chatillon, dopodichè proseguire sulla SS26 della Val d'Aosta fino all'incrocio con la SR di Cervinia. Proseguire fino all'abitato di Valtournenche; quasi al termine dell'abitato, nei pressi di un distributore di benzina, imboccare sulla destra la strada per Cheneil ed arrivare al parcheggio che termina la strada.

Lasciata l'auto nel parcheggio ove termina la strada, s'imbocca la rampa che conduce a Cheneil in corrispondenza della stazione a valle di una teleferica.
In 10 minuti si giunge a Cheneil, m 2105, si passa davanti all'albergo; proseguendo sullo sterrato per Chamois per alcune decine di metri, si arriva ad un bivio ove noi prenderemo il sentiero di sinistra che per ora sarà comune con quello per il Gran Tournalin e la Clavalitè.
Al termine del bosco di larici, superiamo, tenendoci sulla sinistra, un primo bivio che ci condurrebbe alla Clavalitè; camminando ancora per altri 15 minuti arriviamo in corrispondenza di una seconda biforcazione (ore 0.45) che, sulla destra, ci condurrebbe al Col di Nana. Noi proseguiamo tenendoci a sinistra e, lasciato sulla destra un piccolo stagno, ha inizio un lungo traverso necessario per arrivare alla sommità dell'imponente salto di roccia che chiude interamente il fondovalle.
Si attraversano diversi piccoli corsi d'acqua e, arrivati sulla sommità di un costone roccioso, una palina indica che sulla sinistra ci si può ricongiungere al sentiero che conduce alla Roisette (1h20'). Proseguendo sul ramo di destra, il sentiero punta decisamente verso l'imponente morena del ghiacciaio del Tournalin.
Dopo aver attraversato l'ennesimo corso d'acqua, il sentiero inizia a salire con stretti tornanti per portarsi all'imbocco della valletta che separa il Grand Tournalin dal Petit Tournalin (m. 2850 circa, 2h30').
Da questo punto in poi occorre prestare attenzione agli ometti che sostituiscono i segni gialli sulle pietre per indicare la via da seguire fino al colle. Il tracciato piega nettamente verso sinistra per passare alla base di una parete rocciosa, dopodichè un traverso conduce alla parte terminale e più impegnativa dell'itinerario, dove, spesso, è necessario ricorrere all'aiuto delle mani per procedere aggirando gli enormi massi e sfasciumi che ricoprono le vicinanze del valico.
Seguendo gli ometti, in ogni caso, non si incontrano mai situazioni pericolose.
Si arriva infine al Col Tournalin (m. 3154, ore 3h30') da dove verso la Val d'Ayas si gode di un maestoso panorama sull'intero Monte Rosa, mentre guardandosi alle spalle spiccano il Rutor, il Monte Bianco ed il Grand Combin.
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