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Colle del Piccolo Altare (m. 2621)

Località di partenza: Rima San Giuseppe (m 1417).

Dislivello: m. 1204.

Tempo di percorrenza : 3h30'.

Segnavia: 92.

Difficoltà: E

Accesso automobilistico: SP299 di Alagna fino a Balmuccia, dove alla rotatoria si entra in paese e si risale la Val Semenza attraversando prima Boccioleto, quindi Rimasco. Qui, al termine del lago, si prosegue sulla sinistra per Rima San Giuseppe, dove ci sono ampi parcheggi (tutti esterni al paese) ove lasciare l'auto.

Nella piazzetta di Rima, la chiesa di San Giovanni Battista merita una visita prima della partenza. Con la chiesa sulla nostra destra, ci incamminiamo sulla via di sinistra dopo i pannelli con le indicazioni sui sentieri ed attraversiamo l'abitato seguendo il segnavia presente già sulle mura delle case.
Superato il torrente Semenza su un ponte in cemento, lasciamo sulla sinistra il sentiero per il Colle Mud e, procedendo in piano, dopo pochi minuti, un nuovo pannello indicatore ci indirizza sulla destra.
Passati su un ponte (in legno), passiamo nei pressi di un secondo (ore 0.15) che –se attraversato- porta al rifugio Vallè; qui inizia la salita moderata, ma costante fino alla meta.
Al termine del rado bosco, troviamo l'Alpe Lanciole (m 1710, ore 1), dove a sinistra parte il sentiero per il Colle Piglimò; rispetto al fondovalle c'è già un discreto dislivello ed ora la vista spazia su tutto il circo di monti che corona la Val Semenza.
Camminando ora tra abbondanti pascoli, raggiungiamo quindi l'Alpe Lavazei (m 1943, ore 1.45) con la sua caratteristica panchina in pietra a forma di "U", qui sulla destra c'è un sentiero che porta al rifugio Vallè. Noi risaliamo sulla linea di massima pendenza ed alcuni ometti ci aiutano ad individuare il sentiero nel prato consumato dal pascolo delle mandrie.
All'improvviso, il sentiero diventa ottimamente selciato e questo riduce notevolmente la fatica sia della ricerca del segnavia sia nell'andatura che è facilmente costante. Risaliamo il pendio con numerosi tornanti; sulla nostra destra, compare anche il Lago del Toro e, poco oltre, l'ultimo bivio, dove sulla destra si stacca un ennesimo sentiero per il rifugio Vallè.
Se rivolgiamo lo sguardo verso l'alto, sull'enorme masso che dà il nome al colle, è possibile vedere anche la croce in legno e sulla sinistra si scorge anche il piccolo edificio che costituisce il rifugio Axerio.
Aggirando alcune balze rocciose, si arriva quindi al valico (m 2621, ore 3.30) dove la vista ora raggiunge la Punta Parrot, la Punta Gnifetti, la Punta Zumstein nel gruppo del Monte Rosa, e, più in là, il Monte Leone. Sotto di noi la lunghissima Val Quarazza con il Lago delle Fate.
Procedendo, sulla destra, senza sentiero qualche metro sotto alla cresta, tra enormi massi, in pochi minuti si conquista la Cima del Piccolo Altare.
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