Informativa: questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Continuando la navigazione o cliccando sul pulsante OK acconsenti all'uso dei cookie.
Forti di Genova

Località di partenza: Genova, stazione ferroviaria per Casella, Piazza Manin.

Dislivello complessivo: 700 metri circa.

Tempo di percorrenza complessivo: 4h00'.

Segnavia: linea arancione.

Difficoltà: E

Accesso automobilistico: autostrada A26 fino al termine, proseguire verso La Spezia sull'A10 ed uscire a Genova Ovest. Si continua sulla Sopraelevata Aldo Moro fino alla zona del porto e quindi si svolta verso Piazza Manin, ove (verso ponente) ha inizio la via per la ferrovia per Casella.

Lasciamo Genova sferragliando tra le colline della Valle del Bisagno per raggiungere, dopo una ventina di minuti la stazione di Campi. Scesi dal trenino, ci avviamo verso il crinale imboccando la Via dell'Acquedotto, nel punto dove si scollina, sulla destra, inizia il sentiero propriamente detto. Percorrendo in leggera salita prima e a stretti tornanti poi l'ampia dorsale, ben presto si raggiunge la caratteristica sagoma del Forte Diamante (m. 667, 0h40'), che costituisce il punto più alto dell'escursione.

Il primo progetto del Forte Diamante risale al 1747. Il manufatto fu costruito ad opera del Genio Sardo ed utilizzato fino al 1914, dopdichè fu abbandonato; tale è il suo stato odierno. Il Forte è la postazione che si trova più a nord tra le mura di Genova, ubicato nel comune di Sant'Olcese, esso si trova sull'omonimo monte e domina la Val Polcevera e Val Bisagno. Il suo ingresso era anticamente dotato sia di ponte levatoio che di stemma sabaudo, ora è ormai sprovvisto delle strutture in ferro, tra cui le grate a protezione delle caditoie, asportate durante la seconda guerra mondiale. Nonostante lo stato di abbandono la struttura, considerata anche la posizione domiante sugli Appennini e la tipologia di fortificazione, è molto scenografica e affascinante.

Lasciando alle nostre spalle il Diamante, si scende sul versante sud su un capolavoro di arte militare, ovvero sui 14 tornanti che costituivano la strada di accesso al forte per dirigerci verso un colle e risalire verso il Forte Fratello Maggiore (m. 633, 1h20').
A breve distanza, sulla destra, guardando il mare, c'è il Forte Fratello Minore (m. 622, 1h30').

La costruzione del Forte Fratello Minore cominciò nel 1815 con la costruzione della Torre e proseguì con un progetto modificato dal Genio Militare Sabaudo dopo il 1830. Un ponte levatoio, non più presente, conduce verso l'ingresso della Torre il cui pavimento interno è in parte crollato, come in cattivo stato è tutta la struttura del Forte probabilmente già abbandonato a fine '800.

Percorrendo a mezza costa il versante sud della spalla su cui si trovano i cosiddetti "Forti Fratelli", ci riportiamo sul crinale e raggiungiamo il Forte Puìn (m. 508, 2h15').

Il Forte Puìn fu costruito dai piemontesi a partire dal 1815 ed utilizzato fino alla fine dell'800, quando fu abbandonato. Dopdichè fu restaurato nel 1963 dal professor Parodi, pittore che l'ha abitato per 15 anni. Il nome deriva dalla parola puin che in genovese significa "padrino".

Lasciamo il Forte Puìn camminando su un'agevole carrareccia e proseguiamo puntando dritto verso il Forte Sperone (m. 489, 3h00').

Il Forte Sperone è il più importante dei forti genovesi. Si trova sulla sommità del monte Peralto, in una posizione dominante sulla città nel punto di innesto delle Nuove Mura da levante a ponente con i percorsi che portano in direzione nord verso il forte Puìn, il Fratello Minore ed infine il forte Diamante. Nella sua ubicazione, in tempi precedenti (dal 1300) sorgevano già altre fortificazioni. Le prime vere notizie sono comunque del 1530, anno in cui il senato di Genova stanzia i soldi per la costruzione di una Bastia sul Peralto. Il forte attuale adesso deriva dalle modifiche effettuate tra il 1700 e il 1800. Nella prima guerra mondiale fu usato come prigione, mentre tra il 1958 e il 1981 venne utilizzato dalla Guardia di Finanza, poi cadde in disuso.

Quando ci allontaniamo dal Forte Sperone, siamo oramai nelle vicinanze di Genova, infatti, da questo punto in avanti si prosegue su strada asfaltata verso il Forte Castellaccio (3h40').

Nel punto in cui si trova il Forte Castellaccio ci sono notizie di mura difensive fino dal 1300. La costruzione attuale è una costruzione della prima metà del 1800, come la Torre Specola che si trova al suo interno. Il Forte è famoso nella vecchia Genova perché dal 1875 fino al 1940 da una casamatta posta all'angolo delle mura esterne veniva sparato, ogni giorno, un colpo di cannone ad indicare il mezzogiorno. Attualmente la struttura è inutilizzata.

Si prosegue lungo la Via del Peralto, costeggiando le antiche mura per alcune centinaia di metri fino a raggiungere la funicolare Zecca-Righi (4h00') che ci riporterà nelle Genova costiera.
Indietro