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Taou Blanc (m. 3438)

Località di partenza: Rifugio Savoia al Colle del Nivolet, Valsavarenche (AO) m. 2534.

Dislivello: 904 metri.

Tempo di percorrenza complessivo: 3h45'.

Segnavia: dapprima strisce gialle, poi ometti.

Difficoltà: EE

Accesso automobilistico: percorrendo l'autostrada A5, si esce ad Ivrea e si prosegue lungo la SS 565 verso Castellamonte per poi proseguire sulla SS 460 della Valle dell'Orco. Raggiunta Ceresole Reale con la sua diga, la si lascia alle spalle risalendo i tornanti che portano al Colle del Nivolet toccando il laghi artificiali del Serrù e dell'Agnel. Il rifugio Savoia si trova poco oltre il Colle già in Valsavarenche. Oltre Ceresole in alcuni periodi dell'anno la strada è ad accesso regolamentato.

Dal piazzale antistante il rifugio Savoia si imbocca il sentiero che parte alla destra dell'edificio (segnavia gialli) che in un paio di tornanti ci porta all'altipiano dei laghi Rosset e Leytaz. Lasciamo sulla nostra sinistra un alpeggio (alpe Riva, m. 2590, 0h10') e proseguiamo tra verdeggianti pascoli, affianchiamo il Lago Rosset e, salendo su un dosso erboso, lo lasciamo alle nostre spalle.
Con ampi tornanti, ci si addentra in un detritico valloncello il cui fondo è occupato da numerosi specchi d'acqua. Il sentiero si dirige verso un'insenatura alla base della rocciosa Punta Bes e si entra nel vallone del Leynir, dove, spesso, si incontrano nevai anche a stagione avanzata.
Attraversato un pianoro ghiaioso, percorso da numerosi corsi d'acqua che confluiscono nel sottostante Lago Nero, la salita riprende in modo deciso su finissimi detriti, al fine di guadagnare la sommità di una balza rocciosa.
Arrivati quindi sotto la bastionata rocciosa del Taou Blanc, il sentiero piega decisamente a sinistra e, quasi in piano arriva al Col Leynir (m. 3084, 2h40'). La salita verso la vetta prosegue incontrando il tratto più impegnativo quando si deve superare la bastionata rocciosa che rapidamente degrada al colle; si tratta di pochi metri di dislivello, ove è necessario procedere anche con l'aiuto delle mani.
Terminato questo tratto, tracce di sentiero su minuti detriti, con moderata pendenza, conducono alla vetta (m. 3438, 3h45').
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